Appello medici su malattie cardiovascolari: pazienti, clinici ed istituzioni devono fare la loro promessa. Ecco quali sono i consigli dei medici
È importante l’appello che è stato portato avanti, proprio di recente in occasione della Giornata mondiale del cuore, che si è tenuta a Roma, per migliorare il “punteggio” ottenuto dagli italiani per quel che riguarda salute e benessere e la loro capacità di prevenire disturbi importanti come le patologie cardiovascolari: una sufficienza quasi risicata, che gli italiani ottengono solo perché non si applicano abbastanza. Ma cosa significa non applicarsi abbastanza? Significa che gli italiani sono eccessivamente pigri e lasciano tutto, troppo, al caso: e questo significa che sarebbe invece necessario che tutti conoscessero le grandi opportunità che possono essere date da palestra, attività fisica e sport in generale, e da una alimentazione il più possibile sana ed equilibrata.
“Chiediamo che tutti, clinici, pazienti, istituzioni, si impegnino per raggiungere l’ambizioso obiettivo ’25by25′ dell’Oms. ‘Make a promise’ (Fai una promessa, ndr)”: è questa la richiesta importante che viene fatta dai medici. E quali sono queste promesse? Il paziente deve adottare stili di vita sani ed equilibrati, mentre il clinico si deve impegnare allo scopo di “migliorare sempre più le metodiche e la tempestività di intervento” e le istituzioni devono essere pronte a supportare la ricerca, rendendo possibile la concretizzazione del diritto alla vita.