E’ tempo di cambiamenti in serie A, soprattutto in panchina. Juventus e Milan in pole position: Conte che lascia e al suo posto arriva Allegri e prima Seedorf esonerato per far posto a Pippo Inzaghi. Il nuovo tecnico rossonero, ingaggiato fino a giugno 2016, è reduce dalla buona esperienza con la Primavera, con cui ha vinto il torneo di Viareggio 2 mesi fa, ed è stato sostenuto da tutti sin da subito, società e tifosi, un clima disteso che mancava in casa Milan da parecchio tempo. Gli strascichi del breve periodo in cui la squadra è stata in mano all’ex centrocampista olandese però non sono ancora del tutto scomparsi, visto la bagarre attualmente in corso con la società per la risoluzione del contratto. Nel frattempo Inzaghi ha le idee precise sul suo tipo di approccio in rossonero: “Un allenatore che pretende regole è il primo esempio per i calciatori. Cercherò di essere me stesso, con i miei pregi e i miei difetti, e mi auguro che la mia grande voglia di vincere, la mia ambizione, la mia voglia di far tornare il Milan dove merita venga recepita dai giocatori. Sono sicuro che questo possa accadere, ho pensato alla squadra che ho, ho guardato i valori umani. Voglio riportare i tifosi a San Siro. Ecco, quello che voglio dire ai nostri tifosi è che questa squadra lotterà perché chi non lotta non potrà giocare nel mio Milan”. Ufficializzati Menez e Alex, entrambi a parametro zero, il Milan sta cercando un esterno di centrocampo. L’ex attaccante rossonero ha infatti in mente due moduli, il 4-4-2 e il 4-3-3: per quest’ultimo il nome che spicca di più è Alessio Cerci, conteso però da diversi team europei. Parole di grande tolleranza anche verso Mario Balotelli, uno dei bersagli preferiti, non solo dei tifosi italiani, dell’eliminazione dell’Italia dal mondiale brasiliano e uno dei candidati a lasciare Milanello, secondo il borsino delle scommesse sportive betfair. “E’ un patrimonio del calcio italiano e del Milan. L’ho sentito voglioso e farò il massimo affinché possa fare la differenza”, ha tuttavia affermato Inzaghi.
Grandi cambiamenti anche in casa dell’altra squadra di Milano: l’Inter, dopo i vari addii dei “senatori” che hanno fatto la storia del club nerazzurro – Zanetti, Cambiasso, Samuel, Milito per citarne alcuni- continuerà il suo cammino con Mazzarri. Per ora l’unica ufficialità riguarda il centrocampista M’Vila dal Rubin Kazan, ma negli obiettivi ci sono nomi come Pato, Negredo e Soldado per l’attacco. Ci spostiamo a Roma, sponda Lazio, che ha ufficializzato l’arrivo in prestito dall’Udinese di Basta, l’acquisto di Parolo dal Parma e l’arrivo di Filip Djordjevic, attaccante serbo svincolato dal Nantes. Ancora in sordina il mercato del Napoli, che per ora si è assicurato Andùjar dal Catania, anche se il vero piano della società è quello di avere Reina a tutti gli effetti dal Liverpool. Per ora gli obiettivi partenopei rimangono Kramer, centrocampista del Bayern Leverkusen, Hector Herrera del Porto e Hernandez del Palermo. Si muovono anche le due squadre di Genova, con la Sampdoria che è pronta ad ufficializzare l’arrivo di Bergessio. Il Genoa ha ottenuto il prestito di Matri dal Milan e ha acquistato Improta dal Chievo Verona e Perotti dal Siviglia, entrambi attaccanti.