In questi ultimi giorni si sta dando una elevata rilevanza ad una patologia che, se non adeguatamente e soprattutto tempestivamente curata può comportare una serie di danni molto importanti, oltre che, nei casi più difficili, la morte. Parliamo della meningite, una infezione delle meningi (ovvero delle membrane che rivestono il cervello) che può essere batterica oppure virale e che, proprio per via di queste differenze, può rappresentare un danno più o meno importante.
In alcuni casi, come abbiamo visto nell’ultimo periodo in tv, la meningite può addirittura provocare la morte: ma come avviene il contagio meningite e quando è effettivamente il caso di preoccuparsi?
Il contagio di questa patologia può avvenire in maniera diversa, a seconda che si tratti del ceppo di meningite virale o di quello di meningite batterica: in quest’ultimo caso l’infezione viene diffusa per via aerea, pertanto è sufficiente il contatto con una persona affetta da questa patologia ad innescare il processo infettivo e quello infiammatorio.
È il caso di preoccuparsi e di fare adeguata prevenzione – anche con metodi più semplici e naturali, come ad esempio lavarsi spesso le mani, evitare luoghi pubblici affollati in periodi molto freddi – proprio per evitare le spiacevoli conseguenze del contagio, tenendo ben presenti anche i sintomi di questa patologia, che sono per lo più fortissimo mal di testa, nausea, rigidità nucale, ma anche sonnolenza, convulsioni, e confusione mentale.