Ricorrere alla chirurgia plastica estetica è ormai diventato un fenomeno di massa irrinunciabile per un numero crescente di italiani. Anche nel nostro Paese, infatti, sempre più persone – sia donne che uomini – decidono di ricorrere al bisturi (o a una delle nuove tecniche di chirurgia estetica sempre meno invasive) per migliorare il proprio aspetto e di conseguenza anche le relazioni sociali e la percezione di sé.
A questo fenomeno, però, se ne sta affiancando un altro, che sta destando non poche polemiche e preoccupazioni in tutto il mondo: un numero crescente di pazienti ricorre al turismo della chirurgia plastica, optando per Paesi dove questi interventi sono più economici, senza però considerare i rischi per la salute. Molti Paesi stranieri, infatti, pur offrendo prezzi scontati per trattamenti identici a quelli proposti in Italia e in molti altri Paesi affidabili del mondo, non garantiscono gli stessi standard di igiene e sicurezza e sempre più spesso chi torna a casa da un viaggio di questo tipo resta molto deluso dal risultato. In altri casi, invece, l’esito è talmente disastroso da creare nel paziente veri e propri danni, sia fisici che psicologici. Tutto questo però non traspare come dovrebbe, perché molto spesso le vittime di operazioni chirurgiche mal riuscite non denunciano i medici, per vergogna e imbarazzo.
A parlare di questo fenomeno è il Dottor Marwan Ahmed Al Zarouni, responsabile del dipartimento di chirurgia plastica all’ospedale Rashid di Dubai, che evidenzia come in molte cliniche del mondo vengano eseguiti interventi da persone poco professionali, con standard di igiene e sicurezza molto bassi, e come di fronte ad un esito deludente (o addirittura drammatico) siano davvero poche le persone che denunciano.
Molti pazienti che si sottopongono ad un intervento di chirurgia estetica in Paesi dove le operazioni di questo tipo sono più economiche – ha raccontato il medico alla redazione di Emirates24/7 – non solo sono spesso vittime di lavori mal riusciti, ma addirittura vanno incontro a complicazioni irreversibili e rischi molto seri per la salute.
A confermare questo fenomeno, che coinvolge diversi Paesi del mondo, è il dottor Marco Castelli, specialista in chirurgia estetica in Italia e in Svizzera: “Il fenomeno del turismo della chirurgia estetica coinvolge alcuni Paesi come il Sud d’Africa, l’India e la Tailandia, nei quali le operazioni sono ormai low cost. Tuttavia, gli standard di sicurezza e di igiene spesso non vengono rispettati e questo comporta seri rischi per la salute. Negli ultimi anni, in particolare, è aumentato il numero di uomini che ricorre ad interventi di addominoplastica, un’operazione molto delicata, che prevede un iter sofisticato e preciso, oltre a un periodo di convalescenza come per tutti gli altri interventi di questo tipo. Soprattutto in situazioni come queste – dove l’operazione è molto lunga e particolare – è opportuno rivolgersi a centri specializzata di comprovata affidabilità”.
Per raccogliere informazioni sull’autorevolezza dei chirurghi, è possibile consultare il sito dell’Assece – Associazione Europea Chirurgia Estetica: http://www.assece.org/ che fornisce informazioni e approfondimenti sugli specialisti e i luoghi in cui poter richiedere un consulto.