In questi giorni si è molto discusso di una patologia che, nella sua forma più grave, può essere letale: il caso relativo alla maestra di Roma, deceduta proprio a causa della meningite, ha fatto immediatamente lanciare l’allarme che tuttavia è fortunatamente rientrato dopo aver individuato la causa che ha scatenato la malattia nell’insegnante di 59 anni. In questo caso, infatti, non si è trattato della classica meningite da batterio meningococco di tipo C, ma una forma prodotta dall’Escherichia Coli, e pertanto dannosa ma non contagiosa da persona a persona.
Quali sono, allora, le forme più temute di meningite e a cosa bisogna prestare attenzione nella situazione attuale? Secondo gli esperti di malattie infettive, le forme di meningite possono essere virali (quindi più o meno gravi), o batteriche, tendenzialmente più aggressive e quindi anche possibilmente mortali.
La forma più temuta in assoluto è la meningite batterica da meningococco, seguita da quella da pneumococco: bisogna tuttavia dire che in entrambi i casi, è possibile prevenire queste forme gravi attraverso la vaccinazione. Il caso che ha colpito la maestra di Roma è stato un po’ diverso: la donna, infatti, è stata dapprima colpita da Escherichia Coli, che si trova naturalmente nell’intestino delle persone e che solo in alcuni casi, molto rari, può determinare conseguenze anche mortali.