Un’anziana signora trova per caso uno dei primi computer assemblati da Steve Jobs e lo porta in un centro di smaltimento. Il rarissimo oggetto, risalente al 1976, è stato stimato intorno ai 200mila dollari, non male per un pezzo di preistoria dell’informatica.
Oggi vi raccontiamo una storia che ha di fondo una morale, non una di quelle morali edificanti del tipo “il bene trionfa sul male” o “tutto il male che fai ti torna indietro”, ma una più pragmatica: se nella Silicon Valley trovate un computer prima di buttarlo fatelo sempre stimare, potrebbe cambiare la vostra vita.
Avrebbe dovuto saperlo l’anziana signora che ha trovato in un garage uno degli oggetti più rari e di valore appartenenti alla nuova archeologia dell’elettronica, cioè uno dei più vecchi computer assemblati da quelli che sarebbero stati da lì a poco i fondatori della Apple: Steve Jobs, Steve Wozniak e Ron Wayne.
La donna, non avendo idea del valore di ciò che sembrava solo un vecchio rottame risalente al 1976, ha deciso di portarlo al centro di recupero per il materiale elettronico della Silicon Valley. Una volta arrivato il computer nelle mani del proprietario del negozio, Victor Gichun, la sorpresa è stata grande; l’uomo infatti si è reso conto immediatamente di cosa l’oggetto rappresentasse e del suo reale valore, stimato intorno ai 200mila dollari.
L’anziana signora non ha lasciato un recapito al negoziante che ora la sta cercando per condividere con lei i ricavati della vendita.