Febbraio è uno dei mesi più attesi per gli appassionati di moda: è proprio durante questo mese che si svolgono le più importanti fashion week. Le più note settimane della moda sono, oltre a quella di Milano, quelle di New York, la prima della stagione, Londra e, infine, per chiudere in bellezza Parigi. Quest’anno la fashion week milanese avrà inizio il 19 febbraio e durerà per l’appunto fino al 25 del mese.
Naturalmente durante questa settimana le passerelle sono all’ordine del giorno: oltre alle attesissime sfilate e alle presentazioni delle collezioni degli stilisti più famosi, sono tanti gli eventi degni di nota. L’origine di queste settimane dedicate alle passerelle sono più antiche di quanto si possa pensare e la loro evoluzione del tempo potrebbe riservare sorprese inaspettate. Per questo vale la pena approfondire il tema per capire in quale contesto è nato e quali saranno i futuri sviluppi in epoca contemporanea.
Le origini della settimana della moda
La settimana della moda è un evento che vanta radici molto lontane, legate al XIX secolo e ai salotti privati delle personalità più di spicco del periodo. Allora c’era ben poco da ammirare, nel senso che si trattava di sfilate e di eventi assolutamente privati e coperti dal riserbo. Potevano assistere solo le persone invitate e ovviamente i clienti più danarosi: in realtà gli unici a potersi permettere i primi “capi firmati” della storia.
Poi, nel ‘900, queste sfilate iniziarono ad assumere un connotato pubblico: in altre parole, si trasformarono da passerella privata a vero e proprio spettacolo di massa, ricco di elementi tipici dell’intrattenimento, come ad esempio la musica di sottofondo.
Bisognerà attendere il 1947 per la prima “Press week”, che venne successivamente convertita nella “Semaine de la mode” a partire da 1973. Da qui si capisce come, al giorno d’oggi, non sia poi così strano che la settimana della moda sia tornata ad assumere una connotazione più elitaria.
L’evoluzione nel tempo delle fashion weeks
Inizialmente, nell’800, le aziende erano solite ingaggiare le modelle per passeggiare lungo le piste da corsa, facendosi catturare dai fotografi. Poi queste “sfilate” si spostarono, come detto, all’interno delle dimore dell’alta borghesia del tempo e degli atelier più importanti.
Si arriva agli anni ’40 del ventesimo secolo, con la nascita della Press week statunitense, grazie all’intuizione della giornalista Eleanor Lambert. Quella del 1943 viene ad oggi considerata come la prima, vera sfilata della storia delle fashion weeks.
La settimana della moda impiegò alcuni decenni per arrivare prima in Francia e poi a Milano (anni ‘70), seguite da Londra, ultima arrivata nel 1984. Grazie all’arrivo della capitale del Regno Unito, venne completata la composizione di quello che oggi è noto come quadrilatero della moda.
I cambiamenti in epoca contemporanea
Oggi tutto il settore della moda, comprese le fashion week, si trova al centro di cambiamenti che lo stanno cambiando profondamente. Internet ha rivoluzionato tanti ambiti della nostra vita e quello della moda non è rimasto esente.
Oggi è ad esempio davvero molto semplice trovare capi dei brand di moda più noti su siti di abbigliamento online come YOOX, che sono esenti dalle logiche delle fashion week. Questi portali web, difatti, presentano i migliori abiti e accessori di tendenza sul momento, mentre le fashion week anticipano le mode della stagione successiva.
Questi sono solo alcuni fattori che portano a pensare che alcune pratiche siano ormai superate. Non solo: il mondo del fashion si trova sempre più costretto a fare i conti con il fenomeno degli Influencer, che ormai sono in grado di dettare le tendenze del momento con un semplice post su Instagram. Proprio la rapidità e l’accessibilità sono due elementi che stanno avendo un impatto sempre più profondo sul mondo della moda.
Bisogna, tuttavia, riconoscere che appuntamenti come quelli di Milano e Parigi hanno saputo parzialmente adeguarsi al nuovo millennio, rimanendo un punto saldo nel panorama del fashion. La stessa cosa non può dirsi della fashion week made in USA, che sembra fare fatica a rinnovare il proprio look.
C’è chi si domanda se la settimana della moda abbia ancora senso: quel che è certo, è che qualsiasi trend prima o poi deve adattarsi al contesto storico del momento.