Manager di alto profilo che tengono le redini delle maggiori aziende italiane e ne amministrano le relazioni pubbliche e le strategie operative: il nostro paese può contare una lunga lista di CEO di successo.
Nei diversi paesi vengono utilizzati vari titoli per designare questa figura, anche se in genere il termine CEO, diffuso a livello internazionale, identifica il manager che gestisce l’azienda e che detiene la responsabilità più alta al suo interno, spesso distinto dal suo Presidente o Direttore Generale.
La figura del CEO
Acronimo dell’americano Chief Executive Officer (CEO), corrispondente all’italiano Amministratore Delegato (AD), si tratta infatti di una figura chiave nell’organigramma di ogni organizzazione aziendale, che sia una piccola società per azioni o una grande holding internazionale. In Italia il CEO è spesso un componente del Consiglio di Amministrazione, a cui vengono delegati i poteri del CdA stesso, diventandone quindi l’esecutore principale e il rappresentante ufficiale: in quanto responsabile del management aziendale può essere considerato il capo dell’azienda.
Il mestiere di CEO è ricco di sfide e di soddisfazioni ma anche di stress e critiche da parte degli organi interni all’azienda, degli azionisti, della concorrenza e dei media. Ogni anno vengono stilate delle classifiche che determinano chi sono i migliori manager aziendali, in base ai loro stipendi milionari e ai successi ottenuti per la loro azienda sul mercato azionario ed internazionale.
La classifica dei manager di successo
Ecco la nostra top five dei migliori CEO Italiani nei diversi settori strategici della nostra economia:
1– Al primo posto della nostra classifica primeggia un esponente del mondo italiano dell’automotive, Sergio Marchionne, ossia l’Amministratore Delegato della Società Fiat Chrysler Automobiles. Il suo primato in Italia come manager aziendale risulta scontato, anche perché nel 2015 è stato inserito dalla rivista specializzata Barron’s nella sua annuale classifica dei 30 migliori CEO del mondo e quest’anno ha vinto il titolo di CEO più performante d’Italia attribuito dalla rivista Harvard Business Review Italia.
Ad oggi, il manager italo-canadese risulta guadagnare uno stipendio di oltre sei milioni e mezzo di euro all’anno, più i ricchi bonus a sei cifre per i successi ottenuti e per le sue abilità gestionali. Gli americani, ma anche i media italiani, gli riconoscono il merito di essere riuscito a unire due aziende in perdita, riuscendo a creare un’unica società e a riportarla alla ribalta, sollevando il morale (e il portafogli) degli azionisti e guadagnandosi il consenso di esponenti politici, sindacati e authority.
2– Rimanendo nel settore automobilistico e in particolare nel campo dei trasporti, si inserisce a buon diritto in classifica il manager del Gruppo Pirelli, Marco Tronchetti Provera. Milanese di nascita, imprenditore spassionato e filantropo, impegnato nella promozione della ricerca e della formazione di alto livello delle giovani menti italiane, grazie ai proficui rapporti con l’élite universitaria milanese.
Dopo gli esordi di carriera in famose società, tra cui il gruppo leader della telefonia italiana Telecom, dagli anni ’90 ha scalato le file dell’azienda milanese Pirelli, fino a ottenere il ruolo di Presidente della società leader nel campo degli pneumatici. Infine nel 2015, dopo il passaggio dirigenziale del Gruppo Pirelli alla Società cinese ChemChina, ha mantenuto le cariche di Vice Presidente Esecutivo e CEO grazie ai suoi successi e alla sua leadership manageriale di alto profilo all’interno dell’azienda.
3– Sempre tra gli esponenti della grande industria, entra in classifica il bolognese Alberto Vacchi. Questo manager detiene le cariche di Presidente e A.D. della Società per azioni della Ima, la multinazionale che produce macchinari automatici per il packing e che ha spopolato grazie alle produzione legate al settore alimentare e recentemente al mondo del tabacco e della farmaceutica.
Grazie alle sue ardite strategie manageriali, che si accompagnano a un successo internazionale e al buon rapporto con i sindacati, Vacchi è riuscito a far fatturare all’azienda quasi un miliardo di euro.
4– Tra i maggiori CEO italiani non poteva mancare un esponente del mondo della finanza e dei maggiori istituti bancari. Tra questi spicca la figura di Massimo Doris, da qualche anno nuovo Amministratore Delegato di Banca Mediolanum S.p.A.. Figlio del fondatore del Gruppo Ennio Doris, ha fatto carriera in azienda partendo dal 1999 come promotore finanziario e oggi ha il ruolo di rappresentarla, come nuovo volto della comunicazione della società, con il compito di attirare nuovi investimenti e rassicurare i clienti sulla sicurezza del loro capitale.
5– Un altro “figlio d’arte”, che si appresta a mantenere il successo della società paterna nel ruolo di Amministratore Delegato, è Pier Silvio Berlusconi, figlio dell’ex premier Silvio e attualmente manager di successo del Gruppo Mediaset, uno dei maggiori operatori televisivi privati del nostro paese.
Classe 1969, milanese di nascita, ha iniziato la sua carriera nell’area marketing del ramo pubblicitario dell’azienda, Publitalia, passando in seguito alla programmazione dei palinsesti televisivi e poi alla direzione delle reti. Dal 2015 è CEO della holding Mediaset S.p.A. e fa parte dei Consigli di Amministrazione delle maggiori società del Gruppo: Fininvest, Medusa Film, Mondadori Editore e Publitalia.