Quanto è emerso dalle ultime indagini in merito al delitto di Yara Gambirasio è quanto di più sconcertante potesse accadere: di recente, infatti, dopo tanto tempo di silenzio, è giunta anche la voce della madre di Massimo Bossetti, l’uomo accusato di aver rapito e lasciato morire la ginnasta tredicenne nel novembre 2010.
Attualmente, Massimo Bossetti, carpentiere di Mapello, si trova in carcere con la condanna all’ergastolo per aver lasciato morire, dopo ore di sevizie e di torture, la giovane ginnasta da egli stesso rapita, nella serata del 26 novembre 2010 mentre la piccola rientrava a casa dopo il consueto allenamento in palestra. L’uomo è stato accusato con la prova regina del DNA, che lo ha inchiodato.
Oggi, arriva la notizia del dissenso espresso da Ester Arzuffi, la madre del carpentiere, che ha sostenuto, nel corso di una recente intervista, di non essere mai stata insieme a Giuseppe Guerinoni e di aver quindi rispettato il suo matrimonio. Il figlio sarebbe stato concepito per mezzo di una fecondazione assistita a sua insaputa: il ginecologo, per aiutarla ad avere quel bambino che non riusciva ad arrivare, le aveva fecondato l’ovulo, senza che né a lei né al marito venisse detto qualcosa. Perché non ha detto nulla prima? La madre di Bossetti ha temuto la presenza mediatica dei giornalisti ed ha preferito tacere per evitare che il sovraffollamento mediatico potesse colpire anche suo marito e tutti coloro che ama.
“Ci ho pensato molto e ho deciso che proprio adesso è il momento in cui io devo parlare e dire veramente tutto quello che io mi sento di dire, è la mia verità e la verità pura. Perché se io fossi stata con Guerinoni lo avrei detto. Non l’ho mai detto perché non sono mai stata”.