Si alleggerisce di gran lunga la posizione Efisia Rossignoli nel caso relativo all’omicidio della professoressa di Castellamonte: secondo le ultime indagini, infatti, la donna, 44 anni, cameriera di San Giorgio, non era presente nell’auto di Roberto Obert e pertanto non era presente al momento dell’omicidio di Gloria Rosboch.
Le ultime rilevazioni effettuate sul Dna rivelano che Efisia Rossignoli non ha nulla a che vedere con la morte della professoressa di Castellamonte, uccisa il 13 gennaio scorso per mano di Roberto e di Gabriele Defilippi, 22 enne ed ex studente della docente. Fino a qualche giorno fa, la posizione di Efisia Rossignoli era abbastanza grave perché si riteneva che la donna avesse partecipato all’assassinio di Gloria.
Oggi, invece, le accuse che gravano su di lei sono quelle relative allo spaccio di stupefacenti e alla truffa ai danni di Gloria Rosboch: infatti, fu proprio la cameriera sangiorgese a fornire in diverse occasioni la droga a Gabriele Defilippi, e fu lei a fingere di essere la direttrice di banca che tranquillizzò per telefono Gloria in merito ai soldi consegnati a Gabriele. Il ragazzo era riuscito ad ingannare la professoressa di Castellamonte facendosi dare una cifra esorbitante (187 mila euro) che spese tra festini, droga e casinò; e quando la Rosboch chiese spiegazioni su quei soldi, la Rossignoli assoldata da Defilippi finse si essere una direttrice di banca dichiarando che la cifra era stata depositata in banca e rasserenando la docente.